Fra me e mio padre ci correvano 47 anni. Lui del 1927, io del 1974. Due generazioni di differenza. Prima di ascoltare i dischi insieme mi raccontava sempre delle storie.
Louis Armstrong, la voce roca che scaldava il cuore. Glenn Miller e la sua orchestra piena di mood. Edith Piaft, l’usignolo. Totò e la sua malafemmena. Caruso, Gigli, Mina, Modugno. L’opera, la canzone napoletana, i classici italiani.
Anche allora, 40 anni fa, la Musica ci aiutava a creare relazioni quando condividevamo momenti di ascolto.
Nel primo semestre del 2020, quando è iniziata la prima fase di isolamento, la riproduzione di playlist per bambini è aumentata di oltre il 20% e gli utenti Spotify Free hanno superato i 20 milioni di minuti al mese di ascolto di playlist per famiglie e genitori.
“La Musica” è un modo per connetterci con noi stessi e con gli altri.
Quando le famiglie l’accolgono a casa, genitori e bambini si sintonizzano insieme con l’ascolto condiviso.
Quando il personale alberghiero la utilizza correttamente, gli Ospiti entrano in uno stato di piacevole benessere.
Quando il personale medico la diffonde per allentare il clima di attese e degenze, i pazienti ringraziano per essere stati distratti dagli stati emotivi negativi.
Questo fa la musica: Live More, nel tempo e nello spazio.
Fa avvicinare le persone e condividere momenti. Accompagna e tranquillizza. Imprime ricordi e li riaccende nel corso della vita. Ci supporta nei momenti difficili, aiuta a dimenticarli e fa brillare ancor di più quelli più belli.
La prossima stagione estiva sarà per tutti noi una rinascita.
Ciò che ascolteremo farà parte di questa rinascita. E ciò che faremo ascoltare alle persone intorno a noi verrà ricordato negli anni a venire.
Fra me e mio padre ci correvano 47 anni. Lui del 1927, io del 1974. Due generazioni di differenza. Da grande mi sono accorto che il suo modo di essere padre era avanti di 40 anni.
Come sempre ecco il nostro omaggio musicale.
60 minuti di musica senza tempo che abbraccia 3 generazioni: clicca qui per ascoltare “me e mio padre”
Buon Ascolto !
Marco Solforetti
