Proprio una settimana fa ho avuto il piacere di partecipare come relatore a Breakfast Day, l’evento organizzato da Teamwork dedicato alla breakfast.
Nelle due sale, i partecipanti hanno potuto ascoltare e valutare quanti elementi servono per rendere una colazione di altissimo livello.
Gaetano Barbuto (relatore) sosteneva che tutti gli ospiti (o quasi) fanno colazione in hotel, mentre non è così per la cena. Verissimo.
Il buon Mauro (Santinato) si batteva per la colazione come strumento di vendita e di memorabilità, a patto che venga sempre rispettata la freschezza dei prodotti , la varietà del menù offerto, la qualità del servizio, il grado di sanificazione, il layout.
E che l’atmosfera in sala sia sempre piacevole.
Quell’atmosfera che secondo i dati di Mario Romanelli, altro relatore interessante, incorpora il 15% di tutti contenuti raccolti in rete che riguardano l’Ospitalità.
Il 15% su qualche milione di contenuti è un valore altissimo.
Le persone parlano di atmosfera, la cercano, la pretendono. Anche e soprattutto durante la colazione.
Ecco perché la musica non può rimanere fuori dal rendere massima questa esperienza.
Snobbata, lasciata al caso o improvvisata dal gusto di qualcuno, recuperata su Spotify o su YouTube, la Musica è sempre l’ultimo tassello del mosaico esperienziale, spesso mancante o insoddisfacente.
Ma in questo caso, il rischio è alto: un brano, il volume o la qualità dell’ascolto, possono vanificare tutti gli sforzi di un’intero team e rendere la colazione un momento… dimenticabile.
Ti piacerebbe la colazione in con questa atmosfera? clicca qui per ascoltare “moments of breakfast” e fammi sapere se la giornata è iniziata con il suono giusto 🙂
Buon Ascolto !
Marco Solforetti
