Laura e Marco hanno cinquantatre anni. Non hanno figli e si godono la vita viaggiando spesso. Sono una coppia felice.
Hanno superato con successo la crisi economica trasformando la loro gioielleria in un atelier di restauro e vendita di orologi da collezione. Lui più spesso si sposta a caccia di pezzi ricercati, lei cura il laboratorio-boutique.
Torniamo al viaggio, la loro passione. Un piccolo rituale che si regalano due volte l’anno. All’inizio, si confrontano per scegliere la destinazione. Poi, selezionano l’hotel, con uno sguardo ormai allenato a focalizzare pochi elementi-chiave: il tipo di struttura; il servizio, nei suoi dettagli.
Non sono legati ad un brand particolare, ma per inclinazione personale e abitudini di vita sarebbero felici di imbattersi in un luogo al quale affezionarsi, al quale ritornare. Non cercano un lusso fine a se stesso, non amano certo l’esibizione rumorosa della ricchezza. Apprezzano uno stile che silenziosamente, sottovoce comunichi loro tranquillità, comfort, cura, un riposante relax. Il non doversi preoccupare di nulla è understatement, ça va sans dire.
Un hotel che custodisce la bellezza e dona qualità al tempo
Laura e Marco vogliono vivere il servizio accurato e gli spazi bellissimi dell’hotel. Vi si concedono del tempo, tempo di qualità… tra un museo, un concerto, un’esposizione d’arte.
La cura per la cucina ed il vino, buoni da pensare e conoscere, prima ancora che da gustare e apprezzare al palato.
La qualità di una Spa che offra davvero momenti di rigenerazione e benessere, e non vuote routine.
Le perfezione di una colazione generosa, la cui scelta sorprenda con un tocco di stile e ricercatezza.
La garanzia di uno spazio lounge gradevole e stimolante, nella sua assoluta eleganza e nella sua solida comodità.
Storie come la loro ne abbiamo conosciute tante. Ciascuna unica, e singolarmente irripetibile…
…Storie come quella di Alessandro, che viene ormai riconosciuto dal personale, i cui gusti abituali sono ormai noti, e per questo si sente a proprio agio in un luogo divenuto familiare.
Come quella di Keiko, che assorbe nella sua memoria sensoriale impressioni e ricordi di un’esperienza di viaggio magica.
Come quella di Apo che non ha tempo per occuparsi dei dettagli, e proprio per questo ha assolutamente bisogno che tutto scorra alla perfezione, senza una distrazione o un imprevisto. Flawless.
Come quella di Linda e Andrea, che leggono nella lounge bevendo un the, cullati dalla musica, mentre si riposano. E salvano una canzone che hanno notato con piacere, in sottofondo. E immaginano così di poterla riascoltare altrove, ricordando magari l’emozione di quel momento.
Come Tara, che per lavoro, viaggia spesso, e quando può si concede un solo ed unico lusso: un’ ora di ricarica e assoluto relax nell’ambiente perfetto della Spa.
… ma per ognuna di queste storie, ogni ospite è simile in un aspetto: il bisogno di un’atmosfera perfettamente curata, negli spazi e attraverso i servizi dell’hotel.
L’equilibrio tra tradizione e innovazione.
L’emozione della tranquillità e del comfort.
La sensazione di ritrovarsi rispecchiati, riconosciuti, corrisposti nei propri gusti.
La promessa mantenuta della perfezione nello stile.
Creare l’atmosfera ottimale, dunque, è il presupposto imprescindibile. Creare cioè quel contesto esperienziale in cui si incontrino armonicamente la personalità dell’hotel e l’identità degli ospiti.
Ogni singolo contatto con l’ospite compone il mosaico della sua esperienza, composta da stimoli sensoriali e relazionali.
Un sorriso ed un benvenuto, il cristallo immacolato di una teca e la lucidità senza tempo di una radica, una cravatta impeccabile e le profumazioni ambientali meticolosamente dosate, il design delle luci valgono quanto …
… la gradevolezza, perfettamente calibrata, di un’atmosfera musicale
Il tintinnare lieve di una porcellana. Il fruscio a bordo vasca. Un chiacchierio di business tra i velluti della hall. Ogni momento della giornata, formale o informale, ogni frangente dell’ospitalità ci chiede di mettere in risonanza l’esperienza degli ospiti con la nostra, e creare quella essenziale condivisione di attimi, quel ponte ideale tra la nostra storia e quella dei nostri clienti. Attraverso un sound e una musica ambientali perfettamente dosati.
Il ciclo di vita quotidiano di ogni ambiente si merita una progettazione sonora ad hoc. E l’efficacia e la memorabilità di ogni esperienza possono essere incrementate grazie alla progettazione sonora giusta.
L’atmosfera perfetta di ogni ambiente è il risultato di un insieme accurato di elementi che si fondono in armonia
Architettura, arredi, luci, colori e profumi devono andare a comporre quel mix unico e inimitabile che caratterizza ogni ambiente e definisce la natura dell’esperienza che desideriamo che i nostri ospiti e clienti vivano e si ricordino positivamente.
L’atmosfera sonora può da sola, se imperfetta, disturbare, distrarre, generare disagio, ansia, a volte inconsapevoli perché percepiti in modo inconscio. E ci è difficile scegliere quale caso sia peggiore, dal momento che comunque il valore di un intero servizio rischia di essere compromesso.
Coltiviamo l’esperienza d’ascolto, sonora e musicale dei nostri ospiti curandone tutti momenti e le sfumature nel dettaglio.
Qui, possiamo tornare a lasciare Laura e Marco al loro Tempo. Perché di esso ci siamo davvero presi cura.
Marco Solforetti
Articolo corretto e rivisitato da Leonardo Menegola