Trovare il mood giusto in un open space richiede impegno, ascolto…e buon lavoro di squadra.
In una configurazione tipica di un hotel con gli ambienti separati, se al bar è in corso l’aperitivo e al ristorante la cena, la musica è sicuramente differente. Ma se in una configurazione Open Space al bar è in corso l’aperitivo e al ristorante adiacente la cena, come possiamo mandare in onda due musiche differenti contemporaneamente?
In un ambiente Open, dove gli spazi condivisi confinano senza separazioni non è possibile. Fare questa separazione creerebbe una discontinuità, fastidiosa per i nostri sensi. Lo stato di quiete interiore verrebbe interrotto e tutta l’atmosfera ne verrebbe penalizzata.
E allora qual è la soluzione?
Con l’hotel Lugano Dante abbiamo trovato la soluzione ottimale durante il secondo sopralluogo, vivendo da ospiti l’hotel per due giorni e ascoltando in diretta i vari passaggi nei vari ambienti e momenti.
Accadeva che lo stacco fra il momento dell’aperitivo e quello della cena era troppo accentuato dalla riduzione di ritmo e chi stava finendo di bere un cocktail, con l’energia del beat ancora in circolo, percepiva il cambio orario con la cena in modo troppo forte.
Dopo esserci confrontati sul comportamento degli ospiti in quell’orario, la prima cosa da fare era quella di posticipare di mezz’ora il cambio orario della cena (dalle 19.45 alle 20.15).
La seconda correzione prevedeva una modifica più strutturale, cioè della musica.
L’abbiamo fatto creando in diretta una miniplaylist con l’obiettivo di aumentare il ritmo della cena, allineando i suoni alla playlist precedent. Il risultato è stato immediato e di grande impatto. L’intera esperienza è stata migliorata.
Grazie a Carlo Fontana e Antonio Silvestro per la collaborazione e la fiducia.